venerdì 5 febbraio 2010

La matematica babilonese e Mr.Feynman

Stavo guardando sul sito di Microsoft Research le bellissime lectures (seminari) di Feynman sulla fisica meccanica . Si tratta di video del 1964 della BBC, sempre eccellente in questo, ripresi alla Cornell University. Seminari divulgativi, niente di complicato.

Stavo quindi guardando questi video dei seminari del 1964 per la BBC quando Feynman parlando a braccio della relazione tra Matematica e Fisica - e a cosa serve la matematica ai Fisici, insomma se sia proprio così necessaria usarla, dato che i Fisici parlano della realtà, non di astrazioni platoniche create dalla mente - parlando di questo, non si mette a citare la differenza esistente tra la Scuola Matematica Babilonese (sì quella di 2000 anni prima di Cristo) e la Scuola Matematica Greca (quella di Talete, Eratostene, Euclide, Pitagora; quella che si studia al liceo)?

Scuola Matematica Babilonese? Io pensavo che i Babilonesi sapessero a malapena contare sulle dita fino a 10. Anzi, fino a 60 (usavano la base 60: dovevano avere sei dita e dieci mani!). Invece, sembra che conoscessero benissimo la matematica. Dato che abbiamo migliaia di tavolette in argilla rimasteci pare che sappiamo molto di loro (vedi qua) e sembra che conoscessero benissimo il teorema di Pitagora 1500 anni prima che Pitagora nascesse, e che sapessero estrarre radici quadrate con precisione a cinque cifre (senza calcolatori), risolvere equazioni di primo, secondo e terzo grado, e migliaia di altre cose che io tuttora non sono sicuro di saper fare. Parliamo di una Matematica nata 20 secoli prima di Pitagora e arrivata appunto fino a Pitagora stesso.

La scuola Matematica Babilonese - dice Feynman - procedeva soprattutto per esempi, finchè dopo migliaia di esempi, l'allievo arrivava spontaneamente ad una generalizzazione intuitiva. Quella Greca invece procedeva per teoremi e dimostrazioni rigorose, cioè partiva subito dalle generalizzazioni per arrivare, solo dopo, ai casi specifici: come portato, come conseguenze (anche di poco interesse, pare).

Insomma una questione "travolgente", al punto che la pianto qua e vi rimando alla "lecture 2" se siete interessati al seguito: è in inglese, sottotitolata. Non ve la consiglio, se non siete malati di mente come me, e appassionati della teoria e dei fondamenti della Scienza.

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SM