domenica 7 dicembre 2008

Feature sociali - appunti (per me)

S.Pinardi, 27th november 2008


1) Una ricerca su FB per parola chiave da' risultati sorprendenti (try with Lali puna, ogni profilo è visibile: perchè? chi ascolta i Lali puna è particolarmente aperto amichevole?).
Questa ricerca è una proiezione sullo spazio non strutturato di dati?
Lo è dal punto di vista lessicale-linguistico, che è uno spazio strutturato, ma lo è sullo spazio delle feature sociali?

Esiste un concetto di spazio delle feature sociali?
Sono hidden feature sicuramente, e sono oggetto della ricerca linguistica-

1.1) [S. Pinardi, 2008] La ricerca linguistica è "l'atto di cercare di interpretare la realtà." Il linguaggio interpreta, non descrive la realtà, propone una probabile sequenza di hidden state (termini, lessico, sintassi, morfologia, modelli causali, temporali, metafore, espressioni idiomatiche) per spiegare una sequenza di feature osservate.
Ogni interpretazione ottiene uno score sociale, i.e. viene socialmente validata
L'interpretazione migliore viene indicata di solito come "verità" , interpretazione corretta: chi dà una buona interpretazione seguendo questa definizione, viene considerato di norma linguisticamente abile, in altri termini intelligente, socialmente interessante, o "intelligente sopra la media". In realtà l'abilità linguistica è una capacità che non ha necessariamente a che fare con l'intelligenza analitica. E' una pura abilità sociale. Come giocare a calcio, o saper sedurre.

Questa definizione di linguaggio naturale, proposta come modello generale nella mia ricerca, dà ragione di molte cose.
Del perchè il linguaggio naturale sia ambiguo, lo è per design, per scopi. Il linguaggio deve essere ambiguo per poter carpire l'incertezza della relazione tra stati osservati e stati nascosti.
Il linguaggio è socialmente guidato. Neologismi ed evoluzioni sintattico morfologiche e di uso sono continue nei linguaggi naturali.
Il linguaggio riflette e si piega al modello culturale della società che lo genera.
L'inglese asciutto e fortemente dominato dall'uso, l'italiano verboso e dominato da una definizione rigida e formale (grammatica).
I linguaggi hanno strutture simili, perchè la realtà è l'oggetto dell'interpretazione: l' interpretazione converge sulla sequenza di stati nascosti.
Questo ci dice anche che una interpretazione socialmente validata, collettively scored, tende a puntare verso un modello o un premodello comune.
Non esiste un modello prelinguistico comune a tutti i linguaggi, kantianamente precostituito, quindi. Il linguaggio di portabilità, che i linguisti ipotizzano esistere e che consentirebbe di tradurre qualsiasi linguaggio in un altro non esiste.
Ma niente vieta di costruire un linguaggio apposito, partendo da questa definizione.

2) Un gruppo di test creato per caso e dimenticato in FB ha raccolto 178 iscritti. Come si è evoluta questa diffusione, che tipologia di persone ha raccolto? Mi stupisco che abbia raccolto iscritti visto il tono particolarmente unpolite e uncorrect del tema di gruppo.
Il logo del gruppo era particolarmente aggressivo .

3) La massa critica della rete è talmente elevata che qualsiasi cosa viene vettorializzata? Un gruppo si picca di eleggere una miss FaceBook, accetta le foto e poi insulta le partecipanti. Contrariamente a quello che ci si aspetterebbe il gruppo non è vuoto, tutt'altro.

4) Ipotesi di lavoro. Il social computing non è conoscenza dei gruppi sociali, non è social knowledge, social engineer, ma comunicazione. Si rientra nei modelli classici della comunicazione broadcast. Oppure, se vogliamo la comunicazione è una forma ante litteram di social engineer in cui il metodo di diffusione del sema (msg o oggetto della comunicazione) non segue il tradizionale modello uno a molti (Broadcast: TV, Radio, Giornale, Libro, Fumetti, etc) ma un modello uno a qualcuno, frammentato, virale, emergente, discontinuo, stateless, e "liquido".

5) La comunicazione su internet è frammentata. Le fonti sono molteplici e discontinue. Come può essere sostenibile questa forma di comunicazione se l'attenzione viene continuamente spostata da un soggetto erogante all'altro. Ha una sosteniblità economica, questo modello di comunicazione ?

Post stroke considerations.

6) I modelli di collaborazione chiedono la misura di un feedback. Che relazione esiste tra risultati prodotti, e fluidità comunicativa? Come si può misurare?

7) Esistono le buche di potenziale comunicative, luoghi emozionali, parole che attirano la nuvola sociale. Se un gruppo è sensibile alla parola “smoking hot” questo attirerà la loro attenzione, deviando il flusso e la diffusione della comunicazione. Quanto questo pesa sulla social acceptance di una parola, di un merito, di una abitudine?

8) Il modello comunicativo non è un albero a profondità uno (un solo emittente: tutti riceventi sono pure foglie terminali) ma è un flusso, un tubo, una rete. Un grafo completamente connesso con pesi di comunicazione zero su alcuni rami. Cosa influisce sui pesi? Come lo si misura?

9) La quantità di attenzione totale è finita.

10) In una rete si creano sottoreti comunicative.

11) Quale il ruolo della comunicazione visuale (che è time consuming)

12) Alcune parti dell’ informazioni sono specchietti per allodole (i titoli dei giornali rispetto agli articoli, le foto sexy di copertina di un articolo e un giornale). Perchè la reazione non è negativa, quando si scopre che l'informazione è scorrelata rispetto allo specchietto fornito? Aumenta o diminusce la credibilità usare spesso questi metodi e ha questo qualche relazione sulla reale accettabilità? La recall diminuisce se un sito, una persona è meno credibile, o l'informazione scavalca comunque questi meccanismi?

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